Sud Sudan. Chi?

In molti nemmeno sanno che esiste. Il più giovane stato africano è nato senza fare troppo casino. O meglio, lo ha fatto, ma nessuno ha portato la novella intorno, nessun fiocco azzurro ha manifestato la sua presenza. Insomma, se n’è parlato poco.

Il Sud Sudan è indipendente dal Sudan dal luglio del 2011 grazie ad un referendum regionale. Pensate un po’, in Africa, un referendum, una secessione pacifica. Pazzesco.

In effetti fin da subito non sono mancate le controversie sulla frontiera, senza però che i governi dei due stati si ponessero una vera posizione di guerra.

Ieri la situazione è cambiata: il presidente sudanese Omar el Bashir ha dichiarato di voler liberare Juba (capitale del Sudan del Sud) dal SPLM (Sudan People’s Liberation Movement, ovvero il principale movimento d’opposizione a Khartoum, da luglio al potere nello Stato neonato). E motiva l’attacco dicendo che i fratelli del Sud Sudan vogliono essere liberati.

Sì.

Tra uno stato e l’altro c’è la città di Heglig. Ricca di giacimenti petroliferi. E questo spiega tutto, altro che fratellanza. Spiega tutto, soprattutto se si pensa a quanto commesso dallo stesso Bashir nel Darfur, crimini per cui la Corte Penale Internazionale dell’Aja ha diramato un mandato di cattura. Anche qui, un mandato di cattura di quelli a mo’ di ammonizione, in attesa di chissà quale ipotetico cartellino rosso. Insomma, un’altra guerra in Africa.

Tutt’oggi nel continente africano si contano 24 nazioni in guerra, con 88 parti contrapposte, tra forze governative, milizie, gruppi anarchici.. Un Risiko permanente, di cui non ci interessiamo minimamente. Eppure quel petrolio lo usiamo noi. Solito discorso.

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